domenica 30 dicembre 2007

Geisha


Vorrei…
Vorrei – io donna – essere colma, per una volta almeno,
di cure per te, con mille dettagli che ti seducano in crescendo.
Vorrei – io donna – potermi donare a te,
completamente, per una volta almeno.
Ma libera. Senza sentirmi sottomessa.
Senza l’assillo e l’ansia di farmi un po’ artificiosa
per stupirti e legarti così a me perché tu non fugga poi da un’altra:
vedi, questo mi renderebbe insicura.
E senza dover rinunciare a me.
Senza provar disagio se ti vizio,
quasi rinunciassi ad una dignità mia.
Senza dover affrontare lo sguardo diffidente di un’amica
a cui confesso che con te mi sento geisha.
Vorrei – io donna – non dover scegliere tra emozioni contrastanti:
tra la voglia d’essere forte e l’abbandono,
tra la paura di rimaner me stessa per conservare il tuo amore
e le fragili difficoltà faticose di lasciarmi andare.
Vorrei – per istinto – assecondare la sensibilità,
così diversa dalla tua, che mi fa donna.
Senza dover rimanere sulla soglia della diffidenza
che chiude alla spontaneità.
Non vorrei – io donna – indossare il burka.
Vorrei – io donna – vestire per te,
una volta almeno, il kimono.
Ne scosterei il colletto morbido,
lasciandolo scivolare appena sulla schiena nuda;
raccoglierei i capelli sulla nuca profumata
perché il mio collo suggerisca alla tua immaginazione di maschio sedotto.
Mi sentirei allora armoniosa, sicura del mio volere
- gli imbarazzi fuggiti lontano -,
pronta e desiderosa di darti
tutta la profusione generosa del mio amore,
di tutta la mia femminilità.
Inventerei poi i giochi maliziosi dell’intimità.
E ti condurrei, restando in ascolto del tuo brivido che approva,
del tuo sussulto che chiede,
del tuo sospiro che ringrazia.
E – lo sai? – l’emozione sarebbe tutta mia:
l’emozione così particolare d’esser femmina.
Nel mio slancio sarei allora fiera della mia dolcezza
e della mia vocazione all’accoglienza.
Ti donerei la mia passione profonda e sincera, senza riserve.
E sarebbe un dono generoso: un dono da celebrare con gioia e dedizione.
Vorrei – io, finalmente Donna – darlo a te, il mio dono.
A te, Uomo.
Se tu esistessi.